Alta Via dei silenzi


Col Visentin da S. Augusta
Domenica 13 dicembre 2015 saremo di nuovo a Vittorio Veneto. Partendo da Serravalle, borgo medievale famoso per la produzione delle lame delle spade, andremo a visitare l'antica chiesa di S. Giustina che conserva al suo interno la tomba di Rizzardo da Camino, stupendo monumento funebre del 1300. Ci aspetta ora la ripida salita che porta al Santuario di S. Augusta, patrona dei vittoriesi e invocata da coloro che soffrono di dolori cervicali. Qui inizia l'Alta Via dei silenzi, il sentiero che conduce dalla pianura fino alle sorgenti della Piave. 

Turris nigra
Dopo una breve ma ripida salita, si giunge alla famosa Turris nigra, che faceva parte del castello di Serravalle, da cui si gode una vista magnifica. Il sentiero si snoda in mezzo al bosco alternando salite e discese in "falsopiano" fino alla strada forestale che scende al piccolo borgo di Scarpedal, con tipiche costruzioni rurali. Lungo la strada forestale potremo ammirare esemplari secolari di faggio, castagno, ciliegio e tiglio. Si continua sempre su strada sterrata fino al borgo di Pradal giungendo di nuovo a S. Augusta dove ci fermeremo per il pranzo. A seguire, la discesa lungo la Via Crucis che ci porterà nuovamente a Serravalle che visiteremo nel pomeriggio.

Betulle
Il percorso si svolge perlopiù su strada asfaltata, strada sterrata e sentiero, per un dislivello di circa 450 m. senza alcuna difficoltà tecnica. Sono necessari gli scarponi e si consigliano i bastoncini per agevolare alcune tratti di salite e discese ripide. La durata prevista è di 4 ore al mattino e 1 ora al pomeriggio. Il ritrovo è alle ore 9.30 al parcheggio in piazza S. Giustina, a Serravalle di Vittorio Veneto (TV) (vedi mappa a lato) coordinate GPS 46.00548, 12.28697 Si raggiunge facilmente dall'uscita Vittorio Veneto Nord dell'autostrada A27 Venezia-Belluno. Dall'uscita dall'autostrada, si seguono per circa 2 km le indicazioni per Vittorio Veneto: 50 m. dopo il monumento con la Vittoria alata, si svolta a sx raggiungendo la Chiesa di S. Giustina.
Per chi desidera fermarsi a pranzo (solo su prenotazione, almeno una settimana prima) a S. Augusta, il menù prevede carne allo spiedo, contorni misti caldi e insalata, acqua, vino e caffè al costo di 20 euro.

Per motivi organizzativi e per la conferma in base alle condizioni meteo (vedi link a lato), è necessario telefonare al 329 4075668 e prenotare l'escursione almeno una settimana prima (minimo 10 persone). Il rimborso per le spese di guida è di 10 euro per gli adulti, mentre bambini e ragazzi partecipano gratuitamente.

Anello del Monte Altare

Villa Papadopoli
Domenica 15 novembre 2015 saremo a Vittorio Veneto per una passeggiata sul misterioso Monte Altare. Si parte dalla piazza del bellissimo borgo medievale di Ceneda, con la Loggia del Cenedese affrescata da Pomponio Amalteo nel 16° secolo e ora sede del Museo della Battaglia. A fianco, troviamo Villa Papadopoli, che accoglie nel parco pubblico esemplari secolari di alberi esotici e autoctoni. In questa piccola area si concentrano molte emergenze storico-naturalistiche, spesso poco conosciute, che sarà possibile incontrare lungo l'interessante percorso ad anello. Dal punto di vista naturalistico, il Monte Altare rappresenta una sorta di giardino botanico in cui sono presenti sia specie spontanee che derivanti dall'estesa opera di rimboschimento svolta nel corso dei decenni. 
Serravalle

Dal punto di vista storico, oltre ai borghi fortificati di Ceneda e di Serravalle, nell'area sono presenti anche i resti di un santuario paleoveneto, il Castello di San Martino, sede del vescovo di Vittorio Veneto, ed il Caregon del diol, i ruderi di un palazzo medievale che presentano una inquietante forma di sedia gigantesca che ha dato origine a storie e leggende.


Il percorso (durata prevista 3,5 ore) si svolge senza alcuna difficoltà tecnica (dislivello 300 m.) per lo più su strade bianche ma ci sono anche dei tratti di sentiero, con presenza di fango, per cui è necessario l'uso di scarponi (consigliati i bastoncini).

Castello di S. Martino

Il ritrovo è alle ore 9.30 al parcheggio in piazza Giovanni Paolo I a Ceneda di Vittorio Veneto (vedi mappa a lato) coordinate GPS 45.97658 12.29293


Per chi lo desidera, al termine del percorso (ora prevista 13.30) c'è la possibilità di gustare un buon piatto di pasta o altri ottimi piatti presso la spaghetteria La Loggia a Ceneda (tel. 0438 57474 prenotazione autonoma).

Per motivi organizzativi e per la conferma in base alle condizioni meteo (vedi link a lato), è necessario telefonare al 329 4075668 e prenotare l'escursione  almeno una settimana prima (minimo 10 persone). Il rimborso per le spese di guida è di 5 euro per gli adulti, mentre bambini e ragazzi partecipano gratuitamente.


Per chi desidera completare la giornata, suggerisco di visitare il Museo della Battaglia a Ceneda, con testimonianze della Grande Guerra e il parco di Villa Papadopoli; oppure ci si può spostare con l'auto a Vittorio Veneto per visitare il borgo medievale di Serravalle con il bel centro storico con portici e palazzi in stile veneziano.

Via dei forti del Cavallino

Forte Vecchio
Domenica 25 ottobre 2015 non si va in montagna ma al mare! Andremo infatti a scoprire un pezzo della nostra storia recente e poco conosciuta che è accaduta sulle spiagge del Cavallino che durante l'estate sono affollate da migliaia di turisti. Il percorso ad anello parte dalla piazza di Ca' Savio: costeggiando la laguna interna, si arriva fino alla bocca di porto di punta Sabbioni, dove si trova il Forte Vecchio. Questa costruzione, risalente alla metà del '800, rappresenta la testimonianza del periodo della dominazione austriaca di Venezia. Proseguendo nel cammino, andremo a visitare la Batteria Amalfi, studiata da tutti gli eserciti del mondo per la tecnologia innovativa di cui era dotata.

Laguna di Venezia e Prealpi trevigiane
Dopo aver dato spazio alla storia, la visita continua in mezzo ai diversi ambienti (pineta, bosco igrofilo, dune) del litorale dove potremo vedere le strategie messe in campo dalla flora e dalla fauna per sopravvivere alle condizioni estreme talvolta qui presenti. Dopo una passeggiata sulla spiaggia, raggiungeremo la Batteria Pisani altro esempio di fortificazione costruita all'epoca della Grande Guerra.



vegetazione delle dune
Il percorso si svolge perlopiù su strade asfaltate, sterrate e spiaggia per una lunghezza di circa 9,5 km senza alcuna difficoltà tecnica e dislivello nullo.

Si consigliano scarponcini bassi o scarpe da ginnastica con suola scolpita


La durata prevista è di 4 ore. A fine escursione, per quanti lo desiderano è possibile pranzare solo su prenotazione, al prezzo di 15 euro.

Il ritrovo è alle ore 9.30 al parcheggio in piazza a Ca' Savio, via Fausta, 97-107, a Cavallino-Treporti (VE) (vedi mappa a lato) coordinate GPS 45.45462; 12.46004

Per tutti gli escursionisti interessati, ecco la presentazione scaricabile del percorso di oggi: presentazione


La Valle dell'Ardo e il Buss del Buson


il Buss del Buson
Alle porte della città di Belluno si trova una delle meraviglie della Valbelluna: la Valle dell'Ardo. Domenica 5 luglio 2015 scopriremo insieme alcuni dei luoghi magici di questa valle aspra e selvaggia, dove l'uomo ha faticato per intere generazioni per strappare alla montagna qualche lembo di terra da coltivare per sopravvivere. La dimensione principale è quella verticale: dalle pareti della Schiara, la montagna di Belluno, alle forre create dall'erosione del torrente Ardo, alle pareti stratificate come le pagine di pietra di un libro del Buss del Buson, straordinaria creazione della natura. 

case tipiche a Vial
Visiteremo inoltre le antiche case Scarpotola e i borghi di Case Bortot e Vial, quasi dimenticati dall'uomo, dove la pietra è stata usata anche per creare i tetti delle povere abitazioni. Per chiudere l'escursione ad anello, non potrà mancare il transito sull'orrido al Pont de la Mortìss, dove gli alberi di tasso e la scura roccia rossa hanno ispirato cupe leggende.





l'orrido dell'Ardo al Pont de la Mortiss
L'itinerario si svolge in parte su strade sterrate, carrarecce e sentieri con un dislivello complessivo di circa 200 metri senza alcuna difficoltà tecnica. Necessari scarponi, bastoncini, cappello e acqua. La durata prevista è di 4 ore, esclusa sosta per il pranzo.

Previsto solo pranzo al sacco.



ATTENZIONE! Il ritrovo è alle ore 9.30 presso il parcheggio (vedi cartina a lato) del Ristorante al Mulino a Bolzano Bellunese in via Case Bortot. coordinate GPS 46°10.400'N,12°11.474'E Bolzano Bellunese è una frazione situata a nord della città di Belluno. Per chi arriva dall'autostrada VE-BL, all'uscita seguire le indicazioni per Belluno nord. A Ponte nelle alpi, attraversare il ponte e, dopo 500 m., svoltare a sx in direzione Belluno. Una volta giunti a Belluno, è necessario seguire le indicazioni per Agordo. Superato il ponte degli Alpini (riconoscibile dall'omonimo cappello), alla rotonda seguire le indicazioni per Agordo. Dopo circa 700 m., si trova un incrocio che indica a dx Bolzano Bellunese. Una volta giunti a Bolzano Bellunese, all'incrocio di fronte alla chiesa si svolta a dx in discesa verso Case Bortot. Attraversato il piccolo borgo di Gioz, dopo 500 m. si arriva al ristorante al Mulino. La partecipazione all'escursione è solo su invito.

3 Serate naturalistiche

La Biblioteca Civica Marco Polo di Saonara e l'Associazione Montagna Viva organizzano tre serate naturalistiche a ingresso libero. Giovedì 28 maggio vi parlerò di etnobotanica, guidandovi alla riscoperta delle erbe spontanee dei nostri campi. Vi aspetto!

 

Ecco i riferimenti bibliografici e le risorse più interessanti che ho trovato sul web
 
Riferimenti bibliografici
Maria Clara Zuin - Piante alimurgiche del Veneto
http://www.venetoagricoltura.org/upload/pubblicazioni/Completo%20x%20web.pdf
 
AA.VV. Il giardino fitoalimurgico per la valorizzazione delle piante spontanee
http://www.venetoagricoltura.org/basic.php?ID=2025 
 
Roberto Chiej Gamacchio - Piante selvatiche, come riconoscerle, raccoglierle e usarle in cucina – Giunti Demetra
 
Risorse web
http://www.piantespontaneeincucina.info/index.html
sito ricchissimo di documenti, informazioni, ricette su erbe e frutti spontanei, tradizioni, ecc. 
 
http://www.erbe.altervista.org/index.html
sito con elenco e guida pratica a uso e riconoscimento di piante e erbe curative o medicinali
 


I laghi della Val Lapisina

la torre di S. Floriano
Domenica 24 maggio 2015 andremo a scoprire le bellezze ambientali della Val Lapisina, meglio conosciuta per la strada del Fadalto che la attraversa da nord a sud per l'intera lunghezza. Partendo dalla frazione di Nove di Vittorio Veneto, si scende verso il Lagusel, il più piccolo specchio d'acqua naturale della valle, giungendo in breve al lago del Restello, dove si riflette la famosa torre di S. Floriano, posta a guardia dell'antica Strada Regia. Tornati alla partenza, si affronta il secondo percorso ad anello che ci porta a conoscere il lago Morto, giungendo fino all'area attrezzata dei Laghi Blu, ammirando tutte le sfumature (ben più di 49!!!) e le tonalità di verde e azzurro che può assumere l'acqua.

il lago Morto
Scopriremo il recondito Bus dea Vecia con la sua leggenda e potremo infine riposarci o prendere il sole sulla spiaggia del lago mentre i più coraggiosi, potranno anche fare il bagno affrontando le gelide acque del lago.

L'itinerario si svolge in parte su strade sterrate, carrarecce e sentieri con un dislivello complessivo di circa 350 metri senza alcuna difficoltà tecnica. Necessari scarponi leggeri. La durata prevista è di 5 ore (3 ore al mattino e 2 ore al pomeriggio). Previsto solo pranzo al sacco.
i Laghi Blu
Il ritrovo è alle ore 9.30 presso il parcheggio (vedi cartina a lato) dell'area della Protezione Civile in località Nove di Vittorio Veneto, Via Divisione Julia, coordinate GPS 46°02.795' N, 12°18.707' E. Per la conferma dell'escursione in base alle condizioni meteo (vedi link a lato) ed al raggiungimento del numero minimo di partecipanti (10 persone), è necessario telefonare almeno una settimana prima al 329 4075668. Il rimborso spese di guida è di 10 euro per gli adulti mentre bambini e ragazzi sono gratis.

Sulle orme degli antenati degli elefanti

Domenica 10 maggio 2015 andremo a Crocetta del Montello a conoscere i mammut, progenitori degli attuali elefanti, che vivevano nel nostro territorio qualche "anno" fa! Nella locandina trovate tutte le indicazioni dell'iniziativa, organizzata a favore dell'organizzazione Pengo Life Project che raccoglie fondi per la tutela e la protezione degli elefanti.


Sui colli di Ezzelino

la torre di Ezzelino
Domenica 19 aprile 2015 andremo a San Zenone degli Ezzelini, il paese del Verdelfo! Lì faremo la conoscenza di questo simpatico folletto che ci accompagnerà sulle dolci colline di San Zenone per scoprire i segreti della storia e i tesori nascosti della natura. Partendo da Liedolo, in breve raggiungeremo il colle di S. Lorenzo, dove sono visibili i resti delle trincee e delle postazioni italiane della Grande Guerra. Poco oltre, incontreremo il roccolo del prete, usato in passato per la caccia agli uccelli di passo. L'itinerario prosegue quindi con l'anello del Collalto, dove potremmo scoprire un romantico laghetto incastonato tra le colline, postazioni in grotta della Grande Guerra, cave di pietra con fossili e limpide sorgenti.  

trincee della Grande Guerra

Dopo la sosta ristoratrice all'Agriturismo Al Portego che ci delizierà con un fantastico spuntino a km 0, il percorso ci porta nei luoghi ove nel medioevo si sono svolti i terribili fatti di sangue della strage degli Ezzelini. Salendo sulla cima del colle, dove rimangono i resti della torre e del castello di Ezzelino, si può godere di una meravigliosa vista a 360°, dalla pianura veneta al Monte Grappa.

L'itinerario si svolge in parte su strade sterrate, carrarecce e sentieri con un dislivello complessivo di circa 400 metri senza alcuna difficoltà tecnica. Necessari scarponi leggeri. La durata prevista è di 5 ore (3 ore al mattino e 2 ore al pomeriggio). Pranzo al sacco o spuntino in agriturismo con salumi e formaggi su prenotazione.

vista sul Monte Grappa
Il ritrovo è alle ore 9.30 presso il parcheggio (vedi cartina a lato) della chiesa di Liedolo, Via Carlo Eger, San Zenone degli Ezzelini coordinate GPS 45°47.451' N, 11°49.134' E. Per la conferma dell'escursione in base alle condizioni meteo (vedi link a lato) ed al raggiungimento del numero minimo di partecipanti (10 persone), è necessario telefonare almeno una settimana prima al 329 4075668. Il rimborso spese di guida è di 10 euro per gli adulti mentre bambini e ragazzi sono gratis.

La Valle dell'orco e il castello di Colmuson

Oratorio di S. Bortolo
Domenica 12 aprile 2015 si va alla scoperta degli oscuri meandri della Vallorgana, o valle dell'orco, che si snoda tra i colli di Castelcucco (TV). Tra queste colline, in tempi passati hanno trovato la quiete ricercata anche eremiti e viandanti: lungo il percorso si incontra l'antico oratorio di San Bortolo, di probabile origine longobarda, immerso in una radura contornata dal bosco ceduo. Proseguendo con modesta pendenza, si arriva ad una sella tra le due modeste alture di Collalto e Quarisa. Da qui, nell'ombra del bosco, la stradina scende fino alla confluenza con la Vallorgana. Con breve salita si giunge all'antica strada Zuccona, percorsa nei secoli passati da contadini ed eserciti di soldati, prima che venissero costruite le moderne strade asfaltate. La strada consente di apprezzare notevoli scorci panoramici sul Monte Grappa, le Prealpi Trevigiane, i colli di Asolo-Maser e la pianura coltivata. 

Resti del castello di Colmuson
Con un ulteriore saliscendi, si giunge fino all'eremo di Santa Giustina, situato in una posizione nascosta della selvaggia Val dea Tor. Si sale brevemente nel bosco lungo il pendio del Colmuson, sulla cui cima si trovano i resti del grande castello costruito nel medioevo dalla famiglia Maltraversi. Si discende nuovamente nel prato dove si trova una fresca sorgente e, seguendo il corso d'acqua, si scende nell'umida forra scavata nei secoli dal torrente Rù.

Forra del torrente Rù
Ancora pochi metri e, dopo aver incontrato i resti di un mulino ben conservato, si giunge nuovamente a Castelcucco concludendo il giro ad anello.
Il percorso non presenta alcuna difficoltà tecnica (durata 4 ore, dislivello 300 m., orario di arrivo previsto 13.30), si svolge su stradine asfaltate, a fondo naturale e sentieri. E' necessario l'uso di scarponi per la forte pendenza ed il fango presenti su alcuni tratti del percorso.

Il ritrovo è alle ore 9.30 al parcheggio del parco giochi a Castelcucco (TV) Via Gagliardi, 3 (coordinate GPS  45.832911,11.885618 vedi mappa a lato).

Per motivi organizzativi e per la conferma in base alle condizioni meteo (vedi link a lato), è necessario telefonare al 329 4075668 e prenotare l'escursione almeno una settimana prima. Il rimborso spese per la guida è di 5 euro per gli adulti mentre bambini e ragazzi sono gratis.

Per chi desidera pranzare, vi sono a Castelcucco due locali Hotel Montegrappa 0423 563123 e Trattoria pizzeria Collalto 0423 563139

La traversata delle piccole montagne di Farra di Soligo

Le Torri di Credazzo
Domenica 29 marzo 2015 si va sulle piccole montagne di Farra di Soligo. Seguendo la stretta gola dove si insinua il torrente Zullo, si incontra l'insolita cascata del Gor della Cuna, contornata da una splendida parete di capelvenere. Salendo sempre nel bosco, tra le stupende fioriture multicolori, sbuchiamo nel mezzo dei colli ricamati dai vigneti di prosecco. Qui fanno capolino le Torri di Credazzo, che facevano parte di un castello distrutto dagli Ungheri e ricostruito dal proprietario dopo 500 anni di oblio.

Con un piccolo sforzo, si arriva all'ondulato crinale delle piccole montagne di Farra di Soligo, che conserva ancora dopo un secolo le testimonianze della Grande Guerra (trincee, osservatori, postazioni).
Gor della Cuna
Da qui il percorso si fa più agevole ed il panorama si apre verso la catena delle Prealpi Trevigiane. In mezzo alla natura, in un continuo saliscendi su sentieri e strade campestri, il percorso scende di quota fino alle Costalliere, ove sorgeva un antico castelliere dell'epoca del Bronzo.
Seguendo la strada sterrata, in breve si giunge al Santuario di Collagù, con la sua chiesetta affrescata in mezzo al piccolo borgo di  tipiche case. Per la comoda strada campestre che percorre il fondovalle del torrente, si arriva nuovamente a Farra di Soligo alla conclusione del nostro percorso ad anello.

Santuario di Collagù

Il percorso non presenta alcuna difficoltà tecnica (durata 5 ore, dislivello 550 m.), si svolge su stradine asfaltate, a fondo naturale e sentieri. Previsto solo pranzo al sacco. E' necessario l'uso di scarponi per la forte pendenza ed il fango presenti su alcuni tratti del percorso.

ATTENZIONE: Il ritrovo è alle ore 9.30 al park dietro alla chiesa arcipretale di Farra di Soligo in via Calnova (coordinate GPS 45.906427,12.125907 vedi mappa a lato) e NON alla chiesa di Col San Martino, come indicato nel pieghevole.
Ricordatevi inoltre di portare avanti di 1 ora le lancette dell'orologio: domenica notte scatta infatti l'ora legale!


Per motivi organizzativi e per la conferma in base alle condizioni meteo (vedi link a lato), è necessario telefonare al 329 4075668 e prenotare l'escursione almeno una settimana prima. Il rimborso spese per la guida è di 10 euro per gli adulti mentre bambini e ragazzi sono gratis.

Il Castello di Collalto e il labirinto di roccia del Pedrè

Il Castello di Collalto
Domenica 1 marzo 2015 andremo sulle colline di Susegana, dove si trova il famoso castello di Collalto dalla storia millenaria. Tra le distese di vigne inframmezzate da prati e boschi, percorreremo a piedi i paesaggi ritratti nel '500 nei quadri di Cima da Conegliano. Per gli amanti del brivido, ci sarà l'occasione per vedere la prigione dove si sottoponevano i prigionieri alla tortura della goccia e per ascoltare la leggenda di Bianca da Collalto, il cui fantasma ancora si aggira nei pressi dei ruderi dell'omonimo castello.
In tempi più recenti, queste terre hanno purtroppo vissuto le tristi vicende della  Grande Guerra, dove due generazioni di giovani si sono affrontate dalle rive opposte della Piave. 
il labirinto di roccia


Dopo un breve percorso, arriveremo al Pedrè, un caotico e suggestivo labirinto di roccia pieno di cunicoli e antri che nascondono le tane di animali selvatici. Potremmo ammirare le splendide fioriture di crochi, primule, bucaneve che colorano il sottobosco preannunciando l'arrivo della primavera.
Il ritrovo è alle ore 9.30 al parcheggio pubblico in località Collalto di Susegana (TV).  Si raggiunge facilmente dall'autostrada A27 uscita di Conegliano (vedi mappa a lato) coordinate GPS 45.87258706892964, 12.197978496551514.

ATTENZIONE: domenica 1 marzo ci sarà anche la Treviso Marathon che parte da Conegliano e arriva a Treviso. Il ponte della Priula sulla SS 13 Pontebbana verrà chiuso dalle ore 8.00 di domenica e quindi si consiglia o di fare l'autostrada con uscita a Conegliano (partire in anticipo perchè ci sarà sicuramente molto traffico locale) oppure di attraversare la Piave al ponte di Vidor, seguendo poi le indicazioni per Moriago della Battaglia, Falzè di Piave e Barbisano.

fioritura di crochi
Il percorso non presenta alcuna difficoltà tecnica (durata 3,5 ore, dislivello 200 m.), si svolge su stradine asfaltate, a fondo naturale e sentieri. E' necessario l'uso di scarponi per il fango presente su alcuni tratti del percorso. Per chi lo desidera, alla fine dell'escursione c'è la possibilità di pranzare, solo su prenotazione almeno una settimana prima, presso la trattoria Torre Antica ad un prezzo convenzionato di 13 euro a persona (bis di primi, contorni, acqua, vino e caffè).
Per completare la giornata (e tempo permettendo), al pomeriggio ci sarà una breve escursione facoltativa in un luogo magico, il Bus delle Fade.
Per motivi organizzativi e per la conferma in base alle condizioni meteo (vedi link a lato), è necessario telefonare al 329 4075668 e prenotare l'escursione almeno una settimana prima. Il rimborso spese per la guida è di 5 euro per gli adulti mentre bambini e ragazzi sono gratis.