La laguna nord di Venezia


Il canale S. Maria entra in laguna
Domenica 30 novembre 2014 non andremo a passeggiare sulle nostre colline ma saremo in prossimità del mare, anzi, della laguna di Venezia dove le acque dolci e salate si mescolano creando ambienti di particolare bellezza e importanza per la vita degli uccelli acquatici.

Durante la stagione invernale, la laguna di Venezia offre agli uccelli di palude un'oasi di sosta nel corso della migrazione verso sud. La palude di Cona ospita una ricchissima avifauna acquatica e sulle rive trovano abbondante cibo molte specie di uccelli limicoli.

Le Prealpi Trevigiane dalla foce del Dese
Alla vista si aprono vastissimi panorami sulle isole della laguna e sulla catena delle montagne prealpine venete e friulane. Per completare la giornata, si consiglia una visita al Museo archeologico nazionale di Altino (ingresso 2 euro). Se invece avete ancora voglia di camminare, è possibile percorrere un tratto della Via Annia, la strada consolare romana che collegava Adria con Aquileia. Si consiglia di portare binocolo e macchina fotografica.


L'isola di Torcello
Il punto d'incontro è il distributore AGIP lungo la stada statale 14 Triestina in località Ca' Noghera coordinate GPS 45°31.601N, 12°22.764E (vedi cartina a lato). Si può raggiungere facilmente dalla tangenziale di Mestre seguendo le indicazioni per Aeroporto Marco Polo e quindi per Jesolo. Il percorso si snoda per lo più su carrarecce e sentieri battuti e non presenta difficoltà tecniche (dislivello nullo, lunghezza 5,3 km, durata prevista circa 3 ore). E' necessario indossare scarponcini o scarpe da ginnastica con suola pesante








Per la conferma dell'escursione in base alle condizioni meteo (vedi link a lato), è necessario telefonare al 329 4075668

Il percorso delle bollicine nel Cartizze




le strane sculture di sassi della Piave
Domenica 9 novembre 2014 ci aspetta l'incontro con la zona del Cartizze, una piccola area di circa 100 ettari famosa per la produzione dell'omonimo vino spumante. Il percorso parte dalla chiesa di S. Pietro di Barbozza e si snoda sulle colline in mezzo ai vigneti di glera destinati alla produzione di prosecco DOCG. Oltre alle stravaganti sculture di sassi della Piave ed agli estesi panorami a 360 gradi, si attraverseranno piccole frazioni dove la cultura del vino permea ogni spazio.

campanile di S. Pietro di Barbozza
Vedremo i resti di un antico follo, usato per produrre il feltro e la cava dove si estraevano le macine in pietra in Val Molere. Completeremo il giro ad anello con una sosta "All'oste che non c'è", la famosa osteria senz'oste dove sarà possibile gustare i salumi, i formaggi e i vini locali oppure pranzare al sacco. 

Il ritrovo è alle ore 9.30 alla Chiesa di S. Pietro di Barbozza (vedi cartina a lato).
Si può raggiungere facilmente da Valdobbiadene. Il percorso si snoda per lo più su carrarecce e strade bianche e non presenta difficoltà tecniche (dislivello circa 300 metri, durata prevista circa 3 ore). E' necessario indossare scarponi e abbigliamento a strati. Previsto pranzo "All'oste che non c'è" o al sacco.


verso i Colli Asolani






Per la conferma dell'escursione in base alle condizioni meteo (vedi link a lato) ed al raggiungimento del numero minimo di partecipanti (10 persone), è necessario telefonare almeno una settimana prima al 329 4075668.